sabato 29 settembre 2007

Codice M.5

Vita B. Fraqncisci di S. Bonaventura. Legenda Amici et Ameli. Quidam Tractatus de examinatione peccatorum.
Mebr., sec. XIV, mm 140x100, cc. 94 numerate a matita, linee 27, scrittura semigotica, rubriche in rosso, lettere iniziali in rosso ed azzurro, legatura recente in pergamena, numerose carte palinseste del sec. IX e X. . Il codice non è riportato nella Tabulae di S. Giacomo, quindi nella libreria è stato aggiunto successivamente alla stesura delle medesime e dopo la morte del Santo.

Immagine: cod. M. 5, c. 1r. La miniatura del capolettera raffigura S. Francesco che riceve le stimmate

Codice M.4

Repertorium per alfabetum super decretales
Membr., sec. XV; mm 230x160, cc[2] 60[2], numerate a inchiostro, scritte a due colonne, linee 51 per colonna, scrittura gotica, iniziali in rosso e azzurro spesso con decorazioni lungo il margine sinistro ed inferiore, rilegato in legno e cuoio a Firenze 1928. Il Caselli identifica il codice con il n. 45 della Tab. II, It, Repertorium per alfabetum super decretales inc arta pèergamena; il n. 142 della Tab. III, Repertorium per alfabetum che corrispondono al n. 44 della Tab., A I e al n. 140 della Tab. B II del Lasic'.

immagine: cod. M4, c. 18v

Codice M. 3

Cod. M. 3
Sermones Fratris Iacobi de Marchia Ord. Min.
codice cartaceo, autografo, diviso in 68 capitoli. Anche questo volume manca in biblioteca. Il cod. 3=cod. Vat. Lat. 7780, nella c. 4rv conteneva quella che il Caselli chiama "Tabula Ie II" e il Lasic' "Tabula A1", dei codici della libreria di San Giacomo. A questo codice attinse nel 1667 frate Giacomo da Monteprandone (omonimo del santo) e da Filippo Bruti Liberati, quando pubblicò la parte priam e seconda delle sue Tabulae Librorum. Il Caselli ritiene che M. 3 si identifichi con il n. 100 della Tab. III, Liber predicationum nostrarum, corrispondente al n. 98 della Tab. B II del Lasic', mentre il Pacetti vi riscontra il cod. 42, Sermones (autografo).